
In un luogo patrimonio mondiale dell’Unesco, lontano dalle Dolomiti affollate, un vero e proprio raid escursionistico che in 4 giorni tocca i rifugi Giaf, Pordenone e Padova, attraversando in quota le meravigliose e selvagge vallate dei gruppi del Pramaggiore, dei Monfalconi, degli Spalti di Toro e del Cridola, con numerose possibilità di varianti di varia difficoltà e impegno e di salite anche alpinistiche alle vette.
Per questo trekking da rifugio a rifugio è bene possedere una buona resistenza per superare in un solo giorno dislivelli di mille metri portando lo zaino in spalla. Effettuando l’anello come proposto non è necessaria attrezzatura da alpinismo né da ferrata, è sufficiente una certa sicurezza su ghiaioni e sentieri stretti e poco agevoli.
Ritrovo per partenza: giovedì 6 Luglio alle ore 7:00 presso il parcheggio Carrefour (Via E. Cherzani, 50041 Calenzano FI) di fianco all’ingresso A1 Calenzano-Sesto Fiorentino.
Per partecipazione all’escursione è necessario prenotarsi ed effettuare entro e non oltre il giorno 1 giugno 2023 un bonifico di 100 € per ogni partecipante al numero IBAN IT51Z0867338100000000400576, con beneficiario “CAI Sesto Fiorentino” e causale “ NOME COGNOME – Dolomiti Friulane”. Eventuali iscrizioni in ritardo saranno accettate con riserva e previa verifica dei posti disponibili nei rifugi.
La quota di iscrizione comprende:
- Il soggiorno nei tre rifugi dell’anello.
- L’assicurazione socio del Club Alpino Italiano.
- L’accompagnamento per i trek
La quota NON comprende:
- I costi del viaggio A/R a Forni di Sopra (da suddividersi fra gli occupanti delle auto)
- I pranzi al sacco.
- Le bevande e gli eventuali extra alla cena.
Direzione Gita:
Francesco Piantini – Tel: 347 320 6739 – email: francesco.piantini@gmail.com
Locandina: Dolomiti Friulane 6-9 luglio 2023
Programma
Giovedì 6: Trasferimento a Forni di Sopra e salita al rifugio Giaf
La mattina del 6 luglio l’appuntamento è alle ore 7:00 presso il parcheggio Carrefour (Via E. Cherzani, 50041 Calenzano FI) di fianco all’ingresso A1 Calenzano-Sesto Fiorentino. Da qui partiremo per il trasferimento in auto a Forni di Sopra (UD). Arrivati nell’area parcheggio in località Davaras lasceremo le automobili e saliremo al rifugio Giaf (1.400 m s.l.m.) su un tranquillo percorso in parte su strada forestale in parte su sentiero (1h circa). Seguirà cena e pernottamento in rifugio. Attorno al rifugio Giaf, nel pomeriggio, c’è la possibilità di effettuare dei brevi e piacevoli trekking; un esempio di questi percorsi è l’Anello di Bianchi, che può essere percorso tutto o in parte. In alternativa, prima di salire al rifugio, nel primo pomeriggio, sarà possibile effettuare una sosta a Forni di Sopra per visitare il punto visita del Parco delle Dolomiti Friulane.
Venerdì 7: Dal rifugio Giaf al rifugio Pordenone
Partenza dal rifugio Giaf (1.400 m) di prima mattina per godersi questa bellissima prima tappa che si dipana tra picchi immacolati, valli isolate e silenziose in ambienti impossibili da dimenticare.
Seguiremo inizialmente il classico sentiero “Truoi de Sclops” (sent. 361) e, in mezzo a fioriture di genziana e maestose montagne, saliremo su un facile ghiaione che ci porterà fino al valico tra le Cime Urtisiel (1.985 m). Se la giornata lo permetterà sarà possibile effettuare la facile salita alla cima Urtisiel Est (2.119 m), da dove il panorama sarà ancora più spettacolare. Sempre seguendo il Truoi de Sclops, si scende quindi nella magica Val Binon alta e dopo poco raggiungeremo la Casera Val Binon (1.778 m) in un luogo isolato, circondato da montagne… semplicemente impossibile da descrivere. Alla Casera faremo una sosta e, se troveremo il gestore, sarà anche possibile farsi preparare un caffè.
Si continua la discesa seguendo la Val Binon fino ad arrivare alla Caseruta dei Pecoli (1.350 m) all’incrocio di quatto valli (Monfalcon di Forni, Binon, Brica, Meluzzo).
Una possibile variante, se il tempo a disposizione e le condizioni climatiche permetteranno di farla, è quella che risale alla Forcella Val di Brica (2.067 m) passando dalla spettacolare e incontaminata area umida della Prateria di Campuros. Questo ci permetterebbe di ammirare successivamente il singolare Mus di Brica con il suo monolite di roccia sulla cima e con sullo sfondo i contrafforti dei Monfalconi. In quest’area particolarmente isolata e selvaggia e facile avvistare gruppi di stambecchi. Seguendo il sentiero 379 si scenderà dalla Val di Brica incontrando prima il ricovero Cason di Brica e arrivando alla Caseruta dei Pecoli.
Si prosegue seguendo la Val Meluzzo camminando accanto al torrente Meluzzo, con splendide viste sui gruppi dei Monfalconi, in un ambiente che potremmo definire un Paradiso in terra. Seguendo la valle arrivaremo infine al rifugio Pordenone (1.249 m) per la cena e il pernottamento.
- Lunghezza: 10 km
- Dislivelli:+600 m in salita, -800 m in discesa
- Tempo: 6 hh
- Difficoltà: EE
Sabato 8: dal rifugio Pordenone al rifugio Padova
Dal rifugio Pordenone (1.249 m) si percorre la dura salita che risale la Val Montanaia fino ad arrivare al Bivacco Perugini (2.060 m) posto proprio sotto la vetta più caratteristica della zona il fantastico Campanile di Val Montanaia, l’”Urlo di Pietra” posto al centro di una corona di cime dolomitiche in un contesto selvaggio di rara bellezza. Ci godremo il posto e il panorama prendendoci una meritata pausa, per riprendere successivimanente la salita verso la Forcella Montanaia (2.334 m) con continue viste verso il Campanile.
Dalla Forcella, dove gli Spalti di Toro del versante veneto si incontrano con le crode dei Monfalconi del versante friulano, si inizia quindi la disceva verso il versante nord, seguendo prima le tracce del difficile sentiero che si sviluppa sul ghiaione settentrionale della Forcella Montanaia, uno dei più lunghi e friabili di tutte le Dolomiti, e successivamente il facile e piacevole sentiero che segue la Val d’Arade prima e la Val Pra de Toro dopo. Da qui, passando attraverso il magico e silenzioso Bosco Negro arriveremo al Rifugio Padova (1.287 m), dal quale, se il clima sarà favorevole, potremo ammirare la luce del tramonto rispecchiata sugli Spalti di Toro facendo una rilassante passeggiata nei dintorni del rifugio alla ricerca delle belle e singolari sculture lignee che decorano i prati, i sentieri e il boschetto accanto al rifugio. Seguirà cena e pernottamento al rifugio.
- Lunghezza: 9 km
- Dislivelli:+1.100 m in salita, -1.000 m in discesa
- Tempo: 6 hh
- Difficoltà: EE
Domenica 9: dal rifugio Padova al rifugio Giaf e ritorno a Sesto F.no
Dal rifugio Padova (1.287 m) si percorre a ritroso la Val Pra de Toro, già percorsa il giorno precedente, seguendo il sentiero 346. Arrivati all’incrocio con il sentiero 342, dal quale siamo scesi il giorno precedente, si prosegue invece a sinistra rimanendo sul sentiero 346 che sale fino alla Forcella Scodavacca (2.043 m). In questo tratto del sentiero proprio sotto il gruppo della Cridola, la vista spazia verso ovest e, in caso di bella giornata, sono visibili i gruppi dell’Antelao e del Pelmo.
Dalla Forcella Scodavacca, dove lo scenario dolomitico caratterizzato da alte pareti e torrioni è particolarmente affascinante, la vista si apre a est sul versante friulano e in particolare sulla valle di Forni (vista su Forni di Sopra). Si discende quindi seguendo il sentiero 346 che si inoltra nel Coston di Giaf, tra i gruppi del Monfalconi e la Cridola.
Poco più avanti troveremo un bivio, dove potremo scegliere tra lo scendere a sinistra seguendo il sentiero 346 su un percorso più tranquillo che segue la parte più bassa della valle in un ambiente silenzioso e incontaminato, oppure tra il salire a destra seguendo il sentiero 354 che successivamente si ricongiunge all’Anello di Bianchi. In questo secondo caso il sentiero si inoltra in un ambiente più roccioso e tecnico che prevede anche un passaggio attrezzato con corde. Il percorso si ricongiunge quindi al sentiero seguito il primo giorno in senso inverso, arrivando infine al rifugio Giaf (1.400 m) dove completeremo l’anello.
Qui sarà possibile rifocillarsi prima di scendere al parcheggio, dove recupereremo le automobili e torneremo a Sesto Fiorentino.
- Lunghezza: 9 km
- Dislivelli:+750 m in salita, -1.000 m in discesa
- Tempo: 5 hh
- Difficoltà: EE
Informazioni utili per la partecipazione
Le escursioni necessitano di esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. I direttori di gita si riservano di modificare in tutto o in parte il programma sulla base delle condizioni atmosferiche del momento, onde garantire la maggior sicurezza per tutti.
Necessario abbigliamento da montagna a più strati “a cipolla”. I bastoncini da trekking sono sempre consigliati.
Per informazioni e iscrizioni:
Francesco Piantini – Tel: 347 320 6739 – email: francesco.piantini@gmail.com