Dal 6 al 14 settembre si è svolta la nostra affascinante avventura nel cuore dell’Alto Atlante marocchino, una catena montuosa aspra e spettacolare che custodisce la vetta più alta del Nord Africa: il Jebel Toubkal, con i suoi 4167 metri. Un viaggio che ci ha portati ben oltre il classico trekking, immergendoci in panorami unici, tradizioni locali e atmosfere che solo l’Africa sa regalare.
Dopo l’arrivo a Casablanca, ci siamo spostati subito verso il cuore delle montagne, nel villaggio di Imlil, punto di partenza per le escursioni all’interno del Parco Nazionale del Toubkal. Da qui, zaino leggero in spalla (grazie all’aiuto degli asini per il trasporto bagagli), ci siamo incamminati lungo sentieri antichi, tra villaggi berberi, valli rigogliose, rifugi d’alta quota e scenari spettacolari.
Nei giorni successivi abbiamo toccato alcune delle vette principali della zona – tra cui ovviamente il Toubkal – dormendo in rifugi spartani ma accoglienti.
Un nubifragio, che non ci ha sorpresi grazie alla nostra esperta ed attenta guida berbera Jamal,
non ci ha permesso però di rientrare percorrendo un alto passo e il Lago Ifni, il sentiero era stato
interrotto, abbiamo dirottato su un altro agibile.
Il rientro a Casablanca ci ha regalato un ultimo assaggio della vivacità urbana marocchina e la
visita alla imponente e stupenda Moschea di Hassan II, con una breve visita alla città prima del volo di ritorno.
Un’esperienza intensa, non adatta a tutti per via dei dislivelli, delle altitudini e delle condizioni logistiche, ma decisamente appagante per chi cerca il lato più autentico, selvaggio e umano del Marocco.
Per il programma dettagliato, le difficoltà tecniche e le informazioni logistiche, consulta la pagina dedicata alla gita.
GRAZIE a tutti i partecipanti!
